Indice dei prezzi al consumo, un'analisi

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Nel 2024 Messina registra una stabilizzazione dell'indice dei prezzi al consumo con valore finale di 121,2 a dicembre, in lieve miglioramento rispetto ai 121,9 di fine 2023. La città mantiene un indice leggermente superiore alla media nazionale, riflettendo dinamiche locali specifiche del mercato messinese che confermano la resilienza economica del territorio.

L'evoluzione mensile evidenzia un trend di contenimento inflazionistico particolarmente significativo: partendo dai 120,1 di gennaio, l'indice raggiunge il picco annuale di 121,4 ad agosto, per poi stabilizzarsi attorno a 121,2 negli ultimi quattro mesi dell'anno. Questo andamento dimostra la graduale normalizzazione dei prezzi dopo le forti tensioni inflazionistiche del biennio 2022-2023, quando l'indice aveva toccato picchi superiori a 122.

L'analisi per divisioni di spesa rivela un panorama articolato che testimonia la differenziazione settoriale dell'economia messinese. Il comparto prodotti alimentari e bevande analcoliche mantiene una crescita moderata ma costante, passando da 131,7 di fine 2023 a 134,5 di dicembre 2024, registrando un incremento contenuto del 2,1% che evidenzia la stabilizzazione dopo gli aumenti più sostenuti degli anni precedenti.

Particolarmente dinamico risulta il settore servizi ricettivi e di ristorazione, che chiude l'anno a 120,6 con un incremento del 2,1% rispetto al 2023, confermando la vitalità del comparto turistico-ricettivo della città. Anche il comparto altri beni e servizi mostra una crescita costante del 3,1%, passando da 113,4 a 116,9, mentre abbigliamento e calzature registra un trend positivo consolidato con l'indice che sale da 110,3 a 112,0.

Il settore comunicazioni conferma la tendenza deflazionistica strutturale con una diminuzione del 3,4% nel 2024, scendendo da 81,7 a 78,9, riflettendo le dinamiche competitive del mercato delle telecomunicazioni. Di particolare interesse l'evoluzione del comparto abitazione, acqua, elettricità e combustibili, che dopo il drastico calo del 2023 (-24,8%) mostra segni di normalizzazione, attestandosi a 147,4 a fine anno con una leggera risalita che indica una stabilizzazione del mercato energetico locale.

Il confronto con il contesto nazionale posiziona Messina su livelli leggermente superiori alla media italiana, confermando le specificità del mercato locale legate alla posizione geografica, alla struttura economica e alle dinamiche di approvvigionamento che caratterizzano l'area dello Stretto.