La città in cifre restituisce uno spaccato su alcune tematiche rilevate nel Comune di Messina nell’ambito delle indagini: territorio e popolazione, imprese, reddito, lavoro, turismo, capacità ricettiva, trasporto
pubblico, con le sue contraddizioni e con i suoi punti di forza e potenzialità che rappresentano chiavi di lettura diverse per comprendere fenomeni complessi e fornire al policy maker locale gli strumenti di conoscenza per decidere al meglio l’allocazione delle risorse e programmare quindi in modo mirato e
selettivo gli interventi da realizzare, così come si sta facendo in ambito turistico, in ambito delle politiche del lavoro, rifiuti, e mobilità urbana. Offre anche spunti al singolo cittadino interessato a conoscere meglio le dinamiche che influenzano la sua città.
L’anno 2022 si è confermato un anno importante per la città di Messina, dalla ripartenza dei flussi turistici post COVID che segnalano importanti segnali di ripresa nei flussi dei crocieristi, al tema del lavoro in cui Messina registra un importante crescita degli occupati agli importanti miglioramenti in ambito mobilità urbana. Purtroppo anche la città ha subito gli influssi negativi dell’incremento dei prezzi e si conferma il trend negativo relativo ai dati demografici seppur entrambi in linea con il resto d’Italia.
Il Sindaco
Federico Basile
A Messina, al 31 dicembre 2022, la popolazione calcolata Istat risulta essere pari a 224.007 abitanti, di cui 107.545 maschi e 116.462 femmine in costante decremento, -2.433 abitanti (-1.086%) rispetto al 2021 e -18.260 unità (-7,54%) dall’anno 2012.
La città è sempre più vecchia con un incremento, nell’anno 2022, della popolazione in età senile del +9,78% rispetto all’anno 2012. Il 23% circa della popolazione ha più di 65 anni, mentre quelli con più 85 anni rappresentano il 3,12% della popolazione, in prevalenza residenti nel centro storico.
L’età media generale sale a 46,65 dai 44,8 anni del 2019, il quartiere più “giovane” è il secondo con 44,41 anni, il più “vecchio” il quarto con 47,75 anni d’età media dei residenti. Nel 2022 ci sono 200 anziani ogni 100 giovani (20 in più rispetto al 2019). Il quartiere più vecchio è il quarto con 251 anziani ogni 100 giovani , 50 in più rispetto alla media cittadina. A Messina nel 2022 si segnala un indice di dipendenza pari al 57,4% ad indicare che 100 individui in età attiva oltre a mantenersi essi stessi ne “mantengono” altri 57 circa.
L’indice di ricambio, che misura il rapporto tra coloro che stanno per lasciare, a causa dell’età, il mondo del lavoro e coloro che stanno per entrare, nel 2022, è di 150 a significare che quelli che escono sono circa il 50% in più di quelli che entrano nel mondo del lavoro.
Il quartiere con la più alta percentuale di bambini in età inferiore ai 5 anni è il secondo con 3,82% della popolazione totale, seguito dal terzo dal primo (3,68%). Sempre il secondo quartiere, dato costante rispetto agli anni precedenti, è quello in cui si registra il valore più elevato dell’indice di carico figli per donna, 18,11 bambini in età 0-4 anni ogni 100 donne in età 15-49.
Nell’anno 2022 il movimento interno si presenta stabile seppur riporti sempre un valore negativo (-193) tra iscritti e cancellati..
Consistente diminuzione delle nascite, -367 in valore assoluto in meno rispetto al 2019, pari al -20% rispetto al 2019. È da segnalare che il numero di nati vivi nell’anno 2022 registra il valore più basso degli ultimi anni.
I residenti stranieri sono 13.253, in crescita rispetto all’anno precedente (+380 unità), pari al 5,91% della popolazione totale (nel 2019 era il 5,27 %).
Nota positiva la crescita significativa dei matrimoni che nel 2022 sono stati 1.490 quasi il doppio rispetto al 2019 (73).
Nota metodologica: Esiste una differenza, statisticamente non significativa tra la popolazione legale Istat, determinata sulla base di correttori statistici elaborati a partire dalle due rilevazioni Areale e da Lista, con ulteriore integrazione di segnali di assenza o di dimora abituale provenienti dalle fonti amministrative. Il conteggio della popolazione dell’Istat è pertanto è basato sul ricorso a campioni più consistenti (rispetto a quelli utilizzati per le annualità precedenti) per la stima dei correttori al fine di tener conto della necessaria coerenza dei flussi legati agli eventi demografici di nascita, decesso e trasferimento di residenza. Tale differenza tra ANPR e la popolazione legale è determinato dai differenti metodi di calcolo. Le elaborazioni di seguito prodotte fanno riferimento al registro anagrafico e non alla popolazione ufficiale Istat. Le differenze non sono comunque significative ai fini statistici. Il comune di Messina si riserva la modifica dei dati provvisori pubblicati nel presente report anche senza esplicita avvertenza.
Nell’anno 2022 le imprese registrate nel comune di Messina sono 20.670 in leggera crescita rispetto all’anno precedente (+91). I dati evidenziano che tale andamento è determinato dall’incremento di registrazione di Imprese non classificate mentre si rileva un saldo negativo in tutti gli altri settori Ateco in particolare nel commercio al dettaglio (-128 imprese), nelle Attività dei servizi di ristorazione (-31), nelle Altre attività di servizi per la persona (-14) e nel settore Costruzione di edifici (-15 imprese).
Le imprese nel comune di Messina sono prevalentemente registrate nella divisione Commercio all’ingrosso e al dettaglio… (31,32%), non classificate (14,40%), costruzioni (12,6%).
Crescono gli addetti nell’anno 2022 (+3.807 rispetto al 2021), in particolare nei settori Trasporto e magazzinaggio (+803), Imprese non classificate (+751), Costruzioni (+475) ma anche Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (+364) e Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+292) e Trasporto e magazzinaggio (+291)
In città nell’anno 2022, crescono gli occupati, 9,8% rispetto al 2021, dopo anni di decrescita costante, vengono raggiunti i livelli di occupazione pre Covid del 2019. Il Comune registra la seconda miglior performance tra i grandi comuni, dopo Venezia (+16,3%). Valori positivi anche per Firenze (+7,6%), Catania (+5,3%), Genova (+4 %) e Bari (+3,7%). Unico grande comune che registra valori negativi rispetto al 2021 è Palermo (-1,1%).
La stima del tasso di occupazione si attesta per tanto a 39,2%, che pur confermandosi il più basso tra i grandi comuni, registra un + 4,1% rispetto al 2021, con valori simili al 2017 dopo anni di forte decrescita.
Diminuiscono in città i disoccupati rispetto all’anno precedente (-11,8%), e conseguentemente anche il tasso di disoccupazione (-5,1%) rispetto al 2021 attestandosi su valori dell’anno 2018 pre Covid. Il comune registra la migliore performance tra i grandi comuni solo nella città di Catania cresce la stima del Tasso di disoccupazione (+0,7%).
Nell’anno 2021 (anno di riferimento delle dichiarazioni fiscali presentate nell’anno 2022) la composizione per classe di reddito evidenzia che la classe prevalente in città è quella da 0 a 10.000€, pari al 31,4% del totale. Rispetto all’anno 2014 si evidenzia la crescita del numero di contribuenti nelle classi da 26.000 a 55.000 € (+7,93%), da 75.000 a 120.000€ (+24,3%) e > 120.000€ (+30,19%). Diminuiscono, si veda in merito tabella sul reddito di cittadinanza, in nodo consistente i soggetti privi di reddito (-98,39% rispetto al 2014) i contribuenti delle altri classi in particolare quelli tra 15.000 e 26.000 (-8,6%), tra 10.000 e 15.000 (-9,93%) e quelli tra 55.000 e 75.000 (-3,32%). Diminuiscono rispetto al 2014 il numero di contribuenti con redditi da lavoro autonomo (-53,02%), i redditi da pensione -4,61,% e il numero di contribuenti ( -1,86%).
Costanti quasi tutti i dati strutturali: lunghezza delle linee di autobus, Tram, lunghezza delle piste ciclabili, cresce la superficie aree o isole pedonali che passa da 92.570 a 93.942mq. Il numero di veicoli destinati al trasporto pubblico, è di 85 autobus e 7 tram, contro i 106 autobus e 4 Tram dell’anno precedente, frutto del rinnovamento della flotta aziendale.
Decresce l’offerta complessiva (in milioni di posti km) del trasporto pubblico sia per gli autobus (da 309,9 a 286,18) che per il Tram (da 64,08 a 59,94).
Il numero di passeggeri trasportati è superiore al 2021 ed è stato di 5.320.000, con un consistente incremento dei tioli di viaggio venduti (811.887) per l’insieme delle modalità di trasporto pubblico (+ 3,85% rispetto al 2021 e + 50,5% rispetto al 2019). Crescono in particolare i biglietti di corsa semplice o a tempo (+ 2,27% rispetto all’anno precedente e + 60,4% rispetto al 2019). Raddoppiati rispetto agli anni precedenti gli abbonamenti per studenti, si passa dai 4649 del 2019 agli 8614 del 2022. Costanti gli abbonamenti annuali e mensili, seppur quest’ultimi in calo rispetto al 2021.
Nell’anno 2022 si registra un aumento dei rifiuti prodotti (100.024t) rispetto al 2021 (+1,70%), ma -1,54% rispetto al 2020 evidenziando un trend decrescente dei rifiuti indifferenziati (-54,74% rispetto al 2014) ed una crescita consistente dei rifiuti differenziati (+421,78%) rispetto al 2014. Significativo il dato relativo alla quota di rifiuti urbani differenziati per abitante (235,78Kg) che supera nel 2022 la quota di rifiuti indifferenziati (205,95).
La dotazione di posti letto, negli esercizi alberghieri in città nell’anno 2022 decresce rispetto agli anni precedenti, si passa dai 1.374 posti del triennio 2019-2021 ai 1.290 del 2022. Decrescita dettata dalla contrazione dei posti letto nelle residenze turistiche passati da 413 a 329 posti letto. Crescono invece i posti letto negli esercizi extra alberghieri, dai 577 del 2021 ai 599 del 2022 (+3,8%). Sono in particolare i posti letto degli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale (affittacamere) a crescere dai 269 del 2021 ai 291 del 2022 (+8,2%).
In città nell’anno 2022, si sono registrati 57.161 arrivi con 129.287 presenze. Il dato 2022, relativo alla distribuzione degli arrivi non è ancora disponibile e si riporta per completezza di informazione il dato del 2021 in cui si sono registrati 34.212 arrivi per circa 82490 presenze. Prevalentemente dalla regione Sicilia (50%), Campania (9,06%), Lazio (7,7%), Lombardia (7,1%) Calabria (5,76%). Basso il numero di turisti in città provenienti da Valle d’Aosta (0,03%), Molise (0,2%), Sardegna (0,61%), Basilicata (0,51%), Umbria (0,53%) Marche (0,88%) Friuli Venezia Giulia (0,7%). Tra gli stranieri sono i Tedeschi , i Francesi, gli Spagnoli e gli Svizzeri ad aver visitato la nostra città.
Sulla scorta dei dati in nostro possesso sono stati determini i principali indicatori turistici per il Comune di Messina. Si evidenzia che il rapporto tra posti letto e superficie comunale, seppur in crescita rispetto agli anni precedenti è piuttosto basso (11,96 letti per kmq). L’analisi del Tasso di ricettività, dato dal rapporto tra i posti letto turismo e la popolazione media residente, seppur in crescita, è piuttosto basso (11 posti letto ogni 1000 abitanti) rispetto alla provincia (74 posti letto ogni 1000 abitanti). La permanenza media in città è pari nel 2022 a 2,26 (2,30 per gli italiani e 2,11 per gli stranieri)
Nella città di Messina nell’anno 2022 si registra, in linea con il resto d’Italia una crescita esponenziale dell’indice dei prezzi al consumo +13,9% rispetto al 2021 e +19,22% rispetto al 2020.
Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente tutte le divisioni di spesa, in particolare Abitazione, acque, etc (+90,51%), prodotti alimentari e le bevande analcoliche (+18,12%), Trasporti (+15,29%), Servizi ricettivi e di ristorazione (+10%), Mobili (+8,45%), Ricreazione, spettacoli e Cultura (+4,84%), Bevande alcoliche e tabacchi (+4,11%), Abbigliamento e calzature (+3,4%) e i Servizi sanitari e spese per la salute (+1,5%). Decrescono l’Istruzione (-1,94%), le comunicazioni (-5,47%).